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Storia di Cupra Marittima
STORIA DI CUPRA MARITTIMA
A coloro che amano Cupra, curiosi e orgogliosi del suo passato,
dedichiamo una "Storia di Cupra" a puntate.
(a cura dell'ArcheoClub)
Mensile "Cupra e la Val Menocchia" Anno VII - n°2 - Febbraio 1990     Download (.pdf)
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La nuova Cupra

Ancora una volta, riportando dal volume "Cupra" dello storico P. Faustino Mostardi, viene presentato l'evento bellico dal titolo:

"L'ultima guerra"
"Si è ancora troppo vicini ai dolorosi eventi dell'ultima guerra, perche se ne possa parlare senza riacutizzare le sofferenze trascorse. Tuttavia la completezza della storia esige che sia tramandato ai posteri quanto e avvenuto in Cupra Marittima. In precedenza, la guerra di Abissinia (1) aveva attirato molti italiani come in una corsa verso l'arricchimento, tanto più triste quanto molto deludente. Allo scoppio della guerra mondiale molti cuprcnsi si trovavano laggiù,' senza che i famigliari potessero ricevere loro notizie (2). Avveniva poi l'invasione germanica con l'insediamento militare e la requisizione di ville e case. Oltre a Villa Vinci e Villa Tassoni, occupate dai comandi tedeschi, molti villini di Cupra Marittima erano adibiti per i Polacchi. Non vi sono state vere e proprie incursioni aeree, in quanto il paese non era un luogo d'importanza militare; ma qualche aereo degli anglo americani ha scaricato le sue mitragliatrici sui pescatori in mare, ed una bomba sulla casa di Ettore Marcantoni, distruggendola. Se la presenza, l'atteggiamento e la voce dei tedeschi incutevano terrore sulla popolazione, non vi sono slati però né fucilali, ne ostaggi in lutto il territorio cuprense. I partigiani dal canto loro hanno formato il gruppo della bande armate alle dipendenze del comando della bande esterne (Lazio-Umbria-Marche) del Regio Esercito. Un sottogruppo si e costituito il 17 settembre 1943 con sede prima in Grottammare, poi a Montefiore ed operava agli ordini del maggiore Italo Postiglione, detto il Mastro. Quasi immediatamente venivano costituiti tre nuclei di partigiani: uno a S. Benedetto, uno a Grottammare ed uno a Cupra Marittima. Quest'ultimo era comandato dal sottoten. degli Alpini Terenzio Pignatti, che si faceva chiamare Morosini o Avvocato (3). Nel maggio 1944, le bande dei partigiani della zona militare di Ascoli hanno formato il raggruppamento Gran Sasso, diviso in 5 nuclei, numerali dal 20 al 24. Quelli degli ultimi due numeri rimanevano sotto il comando di Postiglione, con le specifiche mansioni di retroterra per il 23° nucleo, del litorale per il 24° nucleo. Questo il 24 maggio 1944 spostava il suo centro di azione dal centro di Cupra Marittima a 4 chilometri entro la Val Marano, precisamente a quota 245 nella contrada Paterno".

NOTE
1) Pasquali Aldo, sergente maggiore, aviatore audace, osò affrontare l'alta distesa dei cieli in volo notturno in terra africana; cadde nel dovere, nella fede all'ala, nell'amore alla patria e vindice tornò ai regni della gloria. Cupra 20/3/1911 - cielo di El Adem 291711937.
2) Il contributo alla guerra veniva pagato soprattutto con l'inutile versamento di sangue, ma anche con l'oro delle fedi delle mamme, le ristrettezze economiche, con la tessera degli alimenti e dei vestili.
3) T. Pignatti è di Venezia; aveva fatto parte dell'esercito di Roana in Iugoslavia; dirigeva La Tradotta, giornaletto militare. Disperso il reparto Roatta, il Pignatti veniva ricercato nel Veneto. Raccomandato da famiglia amica, l'arciprete Lanciotti l'accolse credendo di tenerlo semplicemente nascosto; ma a sua insaputa, si trasferiva nei paesi vicini per mantenere i collegamenti tra i vari gruppi di partigiani. Dopo una colluttazione ira partigiani e nazifascisti sul monte dell'Ascensione, cui aveva partecipato, il Pignatti veniva ricercato a Cupra Marittima; ma le ricerche non approdarono a nulla; egli si nascondeva nelle case di campagna, lungo la Val Marano.
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