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Storia di Cupra Marittima
STORIA DI CUPRA MARITTIMA
A coloro che amano Cupra, curiosi e orgogliosi del suo passato,
dedichiamo una "Storia di Cupra" a puntate.
(a cura dell'ArcheoClub)
Mensile "Cupra e la Val Menocchia" Anno VI - n°2 - Febbraio 1989     Download (.pdf)
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La nuova Cupra

Cupramarittima — COLONIA ESTIVA — Luglio-Agosto 1927
Cupramarittima — COLONIA ESTIVA — Luglio-Agosto 1927

VITA GIORNALIERA DELLA COLONIA Lei vita giornaliera della Colonia seguiva un ritmo semplice e razionale: alle ore 8 ingresso dei bambini, che si protraeva sin verso le 9, ora in cui adunati nel salone, si compiva il primo e più solenne atto della giornata: un coro di voci fresche ed argentine saliva al Cielo per ringraziare Iddio di averli fatti nascere italiani e per invocare la sua benedizione sulla Patria, sul Re, sul Duce.
I piccoli poi rimanevano parecchie ore del giorno, con opportuni intervalli, all'aperto sul mare, sorvegliati scrupolosamente dal personale e dalle "Piccole Italiane" alternando giuochi liberi ed ordinati, facili esercizi ginnastici, e di canto corale.
Dopo la refezione del mezzogiorno, sempre sana ed abbondante, i piccini riposavano tranquillamente per oltre un'ora, per quindi riprendere gioiosamente i loro giuochi all'aperto e consumare, verso le sedici la gradita merenda. L'allegria dei bimbi giungeva al più alto diapason le poche volte che si produceva la spettabile Compagnia dei burattini ai quali i piccoli spettatori non lesinavano i più fragorosi applausi, e quando, nei giorni festivi, il carrettino dei gelati veniva introdotto nella sala per la distribuzione del dolce refrigerante.
Non è da ritenersi però che a questo metodico e tranquillo ritmo di vita si sia giunti senza difficoltà. Molti di questi piccoli, appunto per la loro tenera età, erano sul principio quasi ribelli ad assogettarsi sia alla cura del sole, sia alle altre esigenze dell'orario: ciò si deve in gran parte attribuire anche alle condizioni di salute veramente precaria con cui essi vennero ammessi in Colonia.
Fu all'inizio necessaria una vigile e perspicace attenzione nel sottoporre i piccoli alla cura del sole, poiché mentre alcuni vi resistevano benissimo, altri non lo tolleravano più di qualche minuto, altri erano addirittura refrattari ai benefica dei suoi raggi ed altri infine soggetti a congestionarsi con la massima facilità.
Ma di quante attenzioni, di quanta amorosa vigilanza si sia dovuto far uso quotidiano non è necessario parlare dettagliatamente: chiunque abbia pratica di bambini può facilmente intuirlo!
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