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STORIA DI CUPRA MARITTIMA
A coloro che amano Cupra,
curiosi e orgogliosi del suo passato,
dedichiamo una "Storia di Cupra" a puntate.
(a cura dell'ArcheoClub)
Mensile "Cupra e la Val Menocchia" Anno V - n°6 - Giugno 1988
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La nuova Cupra
In questi stessi anni a Cupra già da tempo "dominava" la famiglia Marcantoni e per le elezioni del 1921 circolavano diversi volantini "Agli elettori del Comune di Cupra: il Malgoverno Marcantoni" a firma "Alcuni elettori"; "I misteri di Cupra ovvero la tribù Marcantoni allarmata"; "Il feudo della tribù Marcantoni". Di quest'ultimo riportiamo integralmente il testo:
"Occupiamoci un po' in questa vigilia di lotte della dinastia, proprietaria a quanto/inora si credeva di Cupra con senato, popolo, acque, terre e bestiame. Veramente chi venisse di fuori e facesse la conoscenza di tali padroni, sarebbe tentato di far rientrare senato e popolo nella grande famiglia zoologica e direbbe forse acqua, luce e bestia.
Dopo lo schizzo del capostipite, il sommo pontefice Marco, vi parlerò della gloriosa prole, nelle cui mani pare siano le sorti di tutte le cose viventi, inanimate, immobili, semoventi, che esistono sul territorio di questo felicissimo paese.
Infatti. Lo czar Ettore, su delegazione di Dio onnipotente (e misericordioso, usano dire i musulmani quando lo nominano) è padrone dell'acque e della luce, abbevera tutti ed illumina che gli pare.
Amedeo, quando vede i Cuprensi e i loro beni raggruppati, va a presiederli, ed è padrone della carità, della fede.
Amedeo con i soliti modi, quando era ai consumi trattava le mogli dei contadini assenti per servire la Patria che facevano la bella guerra che lui e i fratelli vollero approvarla e spesso negava addirittura i generi di prima necessità.
E nel facilitare il diniego dei sussidi era d'accordo con i degni compagni Fo-caracci, e De Filippis poi.
Ettore czar, coadiuvato dall' arcangelo De Filippis, li contempla associati sotto lo scettro di Amedeo e li minchiona. Umberto fa gli elettori. Romolo li accarezza coi pugni. Ettore li amministra.
Il patriarca Marco contempla il tutto col canocchiale!... I pesci dell'amarissimo, recentemente inzuccherati,ridono. La trasmissione dei poteri avvince con la legge salica; la loro cooperazione secondo l'immortale principio del mutuo soccorso. Diventa il padre fornitore del Comune? Ohibò! Non si può essere il cliente di se stesso, ciò è antiftlosofico. Ed ecco che il padre nell' interesse della logica mantiene le fornitura ed un figlio gli succede nel sindacato, mentre un altro è pronto a succedergli come consigliere provinciale. Diventa sindaco Ettore?
Ecco che Cupra assiste ad un commovente spettacolo di amore fraterno e di concordia famigliare, tutti fanno a gara per aiutare il congiunto e si vede un Marcantoni Sindaco, un Marcantoni consigliere, il cognato dei Marcantoni il Focaracci, prima consigliere,poi assessore anziano. E che importa se quest' ultimo ha anche l’impiego, per cui esiste incompatibilità, di esattore comunale? L'affetto non ha legge. Ettore è un mastro di attività.
Trovò tempo e modo di imboscarsi, e contemporaneamente essere al corrente dei segreti dello Stato Maggiore e degli avvenimenti del fronte, facendo strabiliare chi lo ascoltava a bocca aperta, nonché di prestare servizio ad Ancona eseguendo lavori in zona di guerra e di pace amministrando il Comune di Cupra. Ora trova tempo di dare e negare acqua e luce, di mano... mettere sugli operai, di dare incarichi di fiducia al De Filippis, di ottenere per sé e non fare ottenere per gli altri, dalle Ferrovie , quello che vuole.
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