Nel ricordo di Mario
"A Cupra, madre, sorella, amante, amica del cuore... da sempre Mario Bucci".
Così leggiamo oggi, un'epigrafe manoscritta, nel volume "Cupra... com'era - Il paese" edito
da noi nel 1994.
Dieci anni dopo ci troviamo nella condizione di "ricordare" lo studioso, lo storico dell'arte, il critico d'arte,
l'amico caro, sincero, vero.
La tua schiettezza, la tua genuinità, il tuo essere autenticamente te stesso, facevano di te un maestro di cultura
che sapeva porgere con avvincente oratoria.
Ci hai riempito, ci hai nutrito la mente, potendo noi attingere alla tua fonte di sapere, frutto di studi intensi e profondi,
fino agli ultimi istanti della tua vita.
Il tuo essere fra noi ci faceva sentire più maturi, ci dava sicurezza, ci arricchiva spiritualmente e ci consentiva di volerti bene.
Di questo puoi essere certo: ti abbiamo rispettato profondamente, ti abbiamo considerato sempre uno dei nostri a cui però si doveva maxima reverentia.
Tu hai meritato tutto questo perchè sei stato, con noi tutti, quell'uomo buono che abbiamo accolto fra noi e da cui abbiamo appreso tanto, dandoti forse poco.
Gli amici dell'Archeoclub di Cupra Marittima
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