Introduzione
L'Archeoclub di Cupra Marittima compie quest'anno i suoi 30 anni di attività
intensa, convulsa, costruttiva, crescente, "esplosiva". Quale migliore "celebrazione"
se non un'altra pubblicazione,non una delle tante, ma una che segna per Cupra anni
di vita e di giovinezza intensa, convulsa, costruttiva, crescente, "esplosiva"?
Sono gli anni Cinquanta-Sessanta del secolo scorso, del secolo che ci siamo lasciati
alle spalle con ricordi indimenticabili rivissuti nelle meravigliose prose di
Giovanni Bucci nel volume "Il mio paese" e le indelebili immagini dei due volumi
fotografici curati da Mario Bucci, "Cupra com'era, il paese e la gente".
Solo un cuprense "autentico", anche se in parte marchigiano del nord, in parte toscano,
vissuto a Firenze, ma frequentante Cupra ogni anno e ogniqualvolta gli era possibile,
un cuprense molto più di tanti altri, già cittadino del mondo, poteva
trovare la forza e il piacere di reimmergersi nel passato recente di questo paese
per offrirci uno spaccato di vita paesana, per riportarci con la memoria verso
la metà del secolo scorso segnando così idealmente anche la prosecuzione
degli scritti e dei ricordi paterni.
E allora riemerge ancora una volta la grandezza di questo paese, riemerge quella
Cupra "particolare" che già Mario ebbe a definire "madre, sorella, amante,
amica del cuore da sempre".
Con gratitudine profonda
Gli amici dell'Archeoclub di Cupra Marittima
Giugno 2001
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