Un particolare ringraziamento “irriverente” lo devo a Vermiglio Ricci, non già per la profonda amicizia e nemmeno per lo scomodo ruolo di presidente del locale Archeoclub. Mi sento di rivolgerlo per la sua volontà di fare con il senso dell’essere al servizio, instancabile e sobrio, disinteressato, non delegato per poltroneria, appagato dal poter dare una mano, dal trovare un documento, una notizia storica da offrire, dal vedere che un altro barlume di luce contribuisce a riallacciare le fila della memoria, dell’identità e della coscienza, fuggendo le pagine del quotidiano effimero e del vacuo apparire.
Un grazie, sincero, esprimo alla professoressa Maria Lucia De Nicolò, che nonostante i numerosissimi impegni legati alla sua feconda attività di studiosa del mare, ha già rivolto attenzioni alle marinerie locali, e continua a farlo con lo spirito vivo della ricerca e del rapporto cordiale.
Pari gratitudine va alla ditta “Maroni F.lli S.r.l.” di Pedaso, che ha permesso con il suo generoso contributo la presente pubblicazione, stimolandoci a proseguire con altri “quaderni”.
Debbo riconoscenza anche a tutti coloro che hanno partecipato in forme diverse alla realizzazione del presente opuscolo: Gabriele Cavezzi; Giovanni Ciarrocchi; Fernando Felicetti; Aurelio Manzi; Lorenzo Quintili; Nicola Romani, e in particolare ai testimoni diretti, dai quali abbiamo appreso moltissimo e verso i quali, a volte, siamo stati forse un po’ troppo incalzanti: Ottavio Angelici; Antonio, Franco e Maria Teresa Biocca; Osvaldo Capocasa; Francesco e Lorenzo Illuminati; Guido Mariani; Umberto Vagnoni; Guglielmo Veccia; Onorato Verdecchia.

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