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Storia di Cupra Marittima
STORIA DI CUPRA MARITTIMA
A coloro che amano Cupra, curiosi e orgogliosi del suo passato,
dedichiamo una "Storia di Cupra" a puntate.
(a cura dell'ArcheoClub)
Mensile "Cupra e la Val Menocchia" Anno II - n°3 - Marzo 1985     Download (.pdf)
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Alto medioevo e San Basso
Se poi si pensa che nel 962 Ottone I di ritorno a Roma ove aveva ricevuto la corona imperiale transita per Cupra e nel 968 soggiorna diversi giorni a Castel Supportici di Cupra... non si è lontani dal vero nel considerare tale scultura di notevolissima importanza e testimonianza.
Nello specificò della raffigurazione troviamo dalla sinistra verso destra: il signore, proprietario dei beni (seduto con l'indice ben puntato e accusatorio), l'amministra' tore (con atteggiamento spaurito e preoccupato), gli "schiavi di mano" ('servi manuales') che col falcetto e con la falce fienaria assicuravano la coltivazione di un 'manso dominicale' (terreno del padrone) sui domini dell'abazia (monastero).
La raffigurazione ricalca schemi ritornanti: rector (proprietario), conductor (sorvegliante), servi (lavoratori).
Come in una sequenza di fotogrammi il lapicida del X o dell'XI secolo ci fa assistere ad un "revival" di una cultura ancora più antica, romana e paleocristiana, una cultura di cui tuttavia non si erano perdute completamente le tracce: più che una cultura quindi, una civiltà.
La religione cristiana è attestata solo nel IV e V secolo d.C.
Al culto in onore della dea Cupra, bisognava contrapporre una presenza cristiana sicura, un santo la cui diffusione riguarderà l'intero Adriatico, da Venezia a Termoli (Molise). Si tratta di San Basso, vescovo di Nizza e martire, il cui corpo, attraversato dai piedi alla lesta da due lunghi chiodi, fu traslato, via mare, nel Piceno da profughi nizzardi ed accolto poco sopra il porto della Cupra romana fuori delle mura della città e presso la sorgente dell'Acqua Santa, poi detta di San Basso.
Nella zona sorse infatti la Pieve di San Basso alla Civita o di San Basso fora (sec. IX d.C.) che conservò a lungo il sepolcro del santo il cui corpo venne spostato solo nel secolo X dalla Contrada La Civita a Marano, nella prima chiesa parrocchiale di S. Maria in Castello, più tardi nella nuova chiesa di San Basso in Marano sino al 1876. Dal 1876 al 1887, il corpo del Santo fu accolto nella chiesa dell'Annunziata (paese alto), nell'attesa che si costruisse la chiesa intitolata ai Santi Margherita e Basso in Cupra Marittima dove attualmente appunto il santo ha trovato la sua dimora, da circa un secolo, sotto l'altare maggiore.
Le feste di San Basso erano sempre tre ogni anno: quella del 5 dicembre riguardava il giorno del suo martirio; quella del lunedì di Pasqua era stata istituita nel ricordo della duplice traslazione da Nizza a Cupra nel V secolo e dalla contrada La Civita al castello di Marano nel 904; la terza del 1° luglio ricordava il ritrovamento del corpo di San Basso nel nostro territorio.
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