Angelo Doneda
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... (Le parole) ... [telegramma]
In materia di ospitalità e amicizia voglio ricordare un fatto che mi ha
commosso e che mostra la solidale condivisione di vicende fra la mia
famiglia e le persone che abitavano allo sterro.
Un giorno arrivò un telegramma indirizzato a me e a mio fratello Gianni.
A darcene la notizia in spiaggia fu un ragazzo dello sterro, trafelato
e con una faccia preoccupata. Ritornati a casa in fretta, trovammo un
crocchio di persone che ci attendevano con evidente ansia. Va ricordato
che allora i telegrammi erano l’unico strumento a disposizione dei
comuni mortali per far giungere tempestivamente notizie urgenti. Se ti
arrivavano, di solito ti davano cattive notizie. E questo era il timore
delle persone là radunate. Fu subito aperto. Grazie a Dio, era solo
l’avviso della convocazione a Roma di mio fratello e mia per una riunione
politica alla quale dovevamo essere invitati. Datone conto ai
presenti, leggemmo sulla loro faccia assieme al sollievo , un gran punto
interrogativo. Non si capacitavano del fatto troppo strano: due giovani
come noi convocati a Roma per un incontro politico …
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